Coronavirus e Sviluppo Personale

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Coronavirus e Sviluppo Personale

Cosa stiamo imparando a livello personale da questa emergenza?

Usciremo da questo isolamento come persone migliori?

Come stiamo utilizzando il nostro tempo libero durante queste settimane trascorse in casa?

Da più parti si legge e si sente dire di come questo isolamento forzato possa essere anche un’ottima opportunità per rigenerarsi a livello personale.

La natura lo sta sperimentando, continuando ad andare avanti con la sua primavera, ignara dell’esistenza del virus, ma consapevole che in città, ad esempio, l’aria è più pulita, gli uccellini cantano e gli alberi fioriscono.

Ma quanto stiamo utilizzando davvero questo momento per crescere a livello personale?

Per Sviluppo Personale io intendo lavorare su sette aspetti importanti:

– La consapevolezza e il governo delle proprie emozioni

– La gestione della relazione con le altre persone

– L’allineamento con i propri valori personali

– La capacità di usare la testa, porsi domande e quindi pensare

– La coltivazione della conoscenza

– La cura del proprio spirito

– La cura del proprio corpo

Quanta attenzione stiamo dedicando a tutto questo?

Quanto ci stiamo allenando a riconoscere e a governare le nostre emozioni, a cominciare dalla paura, dalla preoccupazione, dall’angoscia e dalla rabbia alimentata purtroppo dalle continue notizie quotidiane?

Quanto stiamo esercitando una buona gestione delle relazioni, non soltanto attraverso l’uso dei Social e degli aperitivi virtuali, ma iniziando con le persone con le quali stiamo condividendo gli spazi domiciliari?

Quanto stiamo riflettendo sui nostri valori, su ciò che riteniamo profondo nella nostra vita e su ciò che forse ci accorgiamo essere superfluo? Con quali comportamenti stiamo mettendo in pratica i nostri valori? Che persone vogliamo essere al termine dell’emergenza? Che comportamenti e princìpi vogliamo avere?

Quanto stiamo cercando di ragionare, di razionalizzare, di avere una visione meno soggettiva, di porci domande, di pensare, di agire azioni ponderate, di riflettere, di distinguere tra realtà e falsità, tra i fatti e le fake news?

Quanto stiamo apprendendo, studiando, leggendo e coltivando le nostre capacità tecniche, intellettuali, manageriali e relazionali?

Quanto stiamo dedicando tempo alla nostra spiritualità – a prescindere dal tipo di fede religiosa o ateismo – meditando, pregando o attraverso altre pratiche che elevano il nostro spirito?

Quanto ci dedichiamo alla salute del nostro corpo, non solo inteso come fisico e muscolatura, ma anche al respiro, all’alimentazione, alla postura, all’igiene personale, al nostro benessere e a tutto ciò che contribuisce a prevenire disturbi psicofisici?

 

E quando questa emergenza sarà terminata, quando torneremo a lavorare e a frequentare gli altri, che persone saremo?

Che colleghi, che capi, che collaboratori vorremo essere?

Come ci relazioneremo con gli altri, in particolare con chi la pensa in modo diverso da noi?

Che rapporto avremo con la natura e quanto rispetto in più porteremo?

Il mio augurio è che la maggior parte di noi stia valorizzando al meglio questa opportunità e che questo brutto virus, che purtroppo sta portando tristemente via tanti affetti, restituisca alla società delle persone e un mondo migliori.

Sarebbe un peccato se tutti questi sacrifici alla fine risultassero vani, perché opportunità come queste sono uniche. Almeno, lo speriamo!

 

Articolo pubblicato su Linkedin

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