I comportamenti del manager e coronavirus

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I comportamenti del manager e coronavirus

Come si sta comportando il management aziendale in questo periodo di emergenza?

Come i manager stanno gestendo i loro collaboratori in remoto?

Quanti sono i manager che stanno facendo davvero la differenza sull’engagement dei loro collaboratori in questi giorni?

In queste settimane di lavoro da casa si sta assistendo a diversi comportamenti da parte dei capi. Per semplicità possiamo distinguerli in due tipologie: i manager sensibili e attenti alla gestione e motivazione dei loro collaboratori e i manager in stato confusionale.

I primi stanno dedicando tempo ad ascoltare le loro persone, cercando anche di comprendere le loro paure e difficoltà, e soprattutto rispettandole.

I secondi sembrano ritenere invece che in situazioni eccezionali di emergenza salti ogni tipo di regola e tendono ad agire con comportamenti incoerenti alle incoerenze del momento, cercando al contempo di difendere il proprio budget e il proprio orticello e, allo stesso tempo, provando a ottemperare alle direttive aziendali di contenimento dei costi, di rallentamento di alcune attività e di accelerazione di altre.

Stiamo vivendo una delle più grandi e più veloci trasformazioni mondiali degli ultimi decenni e, come in tutte le situazioni di Change Management, i comportamenti del top e del middle management aziendale impatteranno e influiranno sui risultati sia di business che di engagement dei prossimi difficili mesi.

Le persone ricorderanno le emozioni che stanno vivendo in questo complicato periodo anche domani, quando l’emergenza sarà terminata e servirà una forte spinta per cavalcare la ripresa e riconquistare terreno in termini di risultati aziendali.

Pertanto, i comportamenti dei manager di questi giorni avranno un forte impatto e una importante conseguenza sui risultati di engagement, di produttività e quindi di business dell’azienda.

Quanti sono i manager che comprendono i timori e le difficoltà organizzative e logistiche dei propri collaboratori?

Quanti manager ringraziano i loro collaboratori per gli sforzi che stanno facendo, a cominciare dall’adattarsi a questo nuovo modo di lavorare?

Quanti manager oltre a organizzare meeting virtuali con il loro team stanno pensando ogni tanto a organizzare un caffè o un aperitivo virtuale per stemperare un po’ i timori e le tensioni e mantenere un rapporto più umano e non solo professionale?

Basta poco tutto sommato.

Un po’ di pazienza, di ascolto e di interesse per le proprie persone.

Ed evitare di scivolare sulle “bucce di banana”, come ad esempio imporre alle persone di smaltire giorni di ferie o di fare giornate di cassa integrazione, perché questo è un diktat aziendale, e poi inviare al collaboratore un invito per un meeting virtuale importantissimo, ovviamente, per il giorno stesso di ferie o di sospensione dal lavoro!

 

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