Il Manager che si svegliò dal coma e andò a lavorare dopo il Coronavirus

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Il Manager che si svegliò dal coma e andò a lavorare dopo il Coronavirus

La cinematografia è ricca di situazioni di persone che si svegliano dal coma e ritrovano una realtà differente, o forse un modo diverso di vedere e di leggere la realtà.

Immagino cosa potrebbe succedere se una persona, un Manager ad esempio, fosse entrato in coma prima dell’emergenza da Covid-19 e si svegliasse al termine dell’epidemia, ignaro di tutto quanto accaduto nella prima metà di questo 2020.

Sarebbe sconvolgente!

Si recherebbe in auto in ufficio e, con sua sorpresa, nel tragitto troverebbe poco traffico, nonostante sia lunedì mattina.

Arriverebbe in ufficio e troverebbe alla reception il collega che gli farebbe grande festa avvicinandosi al Manager ma senza dargli la mano e restando a un metro di distanza. Certo il Manager resterebbe un po’ stupito, ma poi si dirigerebbe verso la sua scrivania situata nell’open space centrale.

Qui avrebbe un’altra sorpresa nel constatare che l’open space si è ridotto di almeno un terzo in termini di dimensioni e che tra le postazioni c’è un divisorio in plexiglass trasparente che permette di vedere i colleghi accanto.

“Strano modo di proteggere la privacy” penserebbe tra sé e sé.

Vorrebbe salutare i suoi collaboratori e, non vedendoli, andrebbe a cercarli alla macchinetta del caffè, pensandoli già in pausa di primo lunedì.

Ma anche qui non troverebbe nessuno, ad eccezione di un collega.

Il Manager gli chiederebbe dove sia il suo team e la risposta sarebbe “Oggi sono tutti in smart working, perché non è venerdì!”.

“In smart working?” replicherebbe il Manager sbigottito “Ma siamo sempre stati contrari a far lavorare le persone da fuori ufficio! Come si fa a controllarle?”.

Il collega lo guarderebbe con un sorriso di compassione, senza dire niente.

“E poi cos’è questa puzza di cloro?” ribatterebbe il Manager annusando l’aria della sala break.

“E’ la sanificazione della saletta, avviene ogni due giorni!” risponderebbe il collega, aggiungendo “A proposito, qui c’è il distributore dei guanti di plastica, nel caso volessi metterli per prendere il caffè e girare il cucchiaino!”.

Il Manager, sempre più sconvolto, si dirigerebbe verso la sala riunione per il solito briefing del lunedì mattina. Entrando sentirebbe anche qui l’odore del cloro.

Un collega, leggendo lo stupore dipinto sul suo viso gli direbbe “Sono appena passati quelli della sanificazione! Meno male, era almeno tre giorni che non venivano! Dovremmo cambiare fornitore! Non possiamo restare tutti questi giorni senza servizio di igienizzazione”.

Il Manager si siederebbe accanto al suo collega, ma questi, un po’ in imbarazzo, gli direbbe “Scusami, ma dovresti sederti una sedia più in là, dobbiamo metterci una sedia sì e una no!”

“Ma io sono guarito e sto benissimo!” risponderebbe il Manager offeso per quell’invito bizzarro.

“Mi spiace, ma il problema non sei tu, sono io. Oggi sono un po’ raffreddato, e la policy aziendale prevede questa misura di sicurezza per non diffondere il contagio!” ribatterebbe il collega.

Durante la discussione della riunione, in video conference con cinque Manager in smart working e con due colleghi della sede accanto, sita a trecento metri, tutti collegati, il Manager interverrebbe dicendo che per risolvere questo problema bisognerebbe contattare uno specifico fornitore, ma i colleghi gli risponderebbero che non è possibile perché quel fornitore è fallito.

“Allora contattiamo quest’altro fornitore” suggerirebbe il Manager.

“Fallito anche questo” risponderebbero in coro i colleghi.

“Ma scusate, come mai sono falliti tutti?” domanderebbe sbalordito il Manager.

“Con la crisi, abbiamo chiuso i budget e abbiamo posticipato i pagamenti dei fornitori! E molti non ce l’hanno fatta!” rimarcherebbe il CFO.

“E a quale fornitore possiamo rivolgerci, allora?” solleciterebbe perplesso il Manager.

“Gli unici sono i cinesi! Loro sono usciti dalla crisi e ce l’hanno fatta a riprendersi, stanno conquistando tutto il mercato! Inoltre, costano anche meno, anche se ultimamente stanno alzando i prezzi!” ribatterebbe il responsabile Acquisti.

Ecco, la storia immaginata potrebbe continuare ancora, ma c’è il rischio che da storiella divertente si trasformi in una tragedia, e quindi mi fermo qui.

Io non so quante di queste cose accadranno davvero tra qualche mese, ma so che si trasformeranno tante cose, a cominciare dai valori.

Mi auguro solo di aver indovinato un uso dello smart working più diffuso e una maggiore pulizia dei locali, anche se temo fortemente tutto il resto.

 

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