Il problema dell’HR? Si occupa di ciò che succede in azienda!

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Il problema dell’HR? Si occupa di ciò che succede in azienda!

Io sono convinto che HR, per svolgere bene il suo ruolo ed essere considerato Business Partner dell’azienda, debba focalizzarsi su tutto ciò che accade in quella parte del mondo che ruota attorno all’azienda, e non solo sui dipendenti.

Infatti quasi tutto ciò che riguarda il business avviene al di fuori dell’azienda. Il mercato, i clienti, i fornitori, le opportunità, i concorrenti, molti degli stakeholders, tutti i futuri dipendenti, ma anche i trend e i cambiamenti economico, sociali e tecnologici, sono al di fuori dell’azienda.

Come può HR lavorare bene sul Capitale Umano dell’azienda se non conosce il mercato nel quale questo opera, o le opportunità di business di oggi e di domani? Come può HR identificare i migliori commerciali o strutturare la migliore organizzazione commerciale se non conosce i clienti e cosa questi ultimi vogliono dall’azienda? Come può HR selezionare i futuri dipendenti se non sa cosa offre il mercato globale, quali sono i cambiamenti o le novità economiche, sociali, tecnologiche che impatteranno sul business dell’azienda, e che persone, quali skill e competenze, servono oggi e domani?

Se la Funzione HR non alza la testa e non osserva cosa avviene al di fuori dell’azienda, difficilmente potrà svolgere quel ruolo strategico nella gestione delle persone che in molti casi le viene richiesto, ma sarà costretta a svolgere un ruolo esecutivo di supporto, un ruolo reattivo alle dinamiche e alle richieste delle Funzioni di business che, in quanto tali, sono tecnicamente molto preparate e hanno una visione strategica sugli aspetti riguardanti il business stesso, ma non sono esperte di Risorse Umane.

Ciò che vedo dal mio osservatorio è una Funzione HR ancora troppo chiusa in se stessa, autoreferenziale, che si preoccupa di svolgere al meglio le attività HR di selezione, amministrazione, relazioni sindacali, sviluppo ecc., ma che perde il focus sui risultati aziendali e quindi sul valore aggiunto, su come queste azioni impattano positivamente sui risultati di business.

D’altra parte, incontro ancora tanti Professionisti HR che alle domande “Quand’è stata l’ultima volta che hai partecipato a una riunione di business?” o “Quand’è stata l’ultima volta che hai incontrato e parlato con un cliente dell’azienda?” fanno fatica a rispondere. Molte Funzioni HR non vengono coinvolte nelle discussioni riguardanti il business, ma vengono “utilizzate” quando si ha bisogno di assumere, di gestire delle situazioni o di far uscire le persone dall’azienda.

Certo, per essere coinvolti, bisogna saper andare oltre, mettersi in gioco, uscire dalla propria area di confort, investire del tempo, responsabilizzarsi non solo sulle attività ma anche sui risultati, crescere in termini manageriali e di autorevolezza. Molti Professionisti HR preferiscono limitarsi a svolgere bene il loro ruolo di Funzione di staff.

Naturalmente non mancano le eccezioni. Quando HR sa guardare oltre il perimetro dell’azienda, sa avere un atteggiamento propositivo e una visione strategica, conquista autorevolezza e viene considerata una Funzione Business Partner fondamentale per l’ottenimento dei risultati aziendali. Allora il suo ruolo è destinato a essere a fianco del CEO e delle principali Funzioni di business, partecipa alle strategie e sa influenzare tutte le decisioni che impattano sulle persone.

Tutto questo in alcune aziende avviene. E, quando avviene, i risultati si vedono in positivo in termini di conto economico. Ma, a mio parere, queste aziende sono ancora troppo poche.

Manca, soprattutto in Italia, una forte cultura delle Risorse Umane? Io penso proprio di sì! Ma sono anche convinto che la cultura si costruisca con l’esempio. Allora la domanda è: quanti sono i Professionisti HR che vogliono davvero mettersi in gioco e contribuire alla diffusione di questa cultura?

 

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